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Inaugurazione Mariapoli Foco
Ritorniamo al 13 novembre 1982 davanti a circa 300 persone delle tre regioni linguistiche della Svizzera. Tra di esse varie personalità della Chiesa e dello Stato si esprimono sui primi passi della Cittadella. Emerge in particolare la dimensione ecumenica.
Dr. Lukas Vischer - Ufficio Protestante per l'Ecumenismo in Svizzera (Berna)
“…Il movimento ecumenico è una costruzione, un edificio comune. Questa è la speranza con cui sono venuto qui oggi: che in questo giorno possiamo assicurarci a vicenda in modo nuovo che vogliamo costruire insieme la casa di pietre vive. Nella sua prima lettera, Pietro parla di questa casa che poggia su una pietra angolare, che è Gesù Cristo. Credo che qui una pietra viva sia in divenire, in crescita, che può aiutare i cristiani di tutte le chiese della Svizzera a trovare il loro posto nel nuovo edificio. Voi non siete l'intero edificio ma una pietra, una pietra molto importante con la quale possiamo continuare a costruire…”.
Monsignor Pierre Mamie - Vescovo di Friburgo Losanna e Ginevra
“...La diversità è una ricchezza perché Dio è così buono, così grande, così ricco, che quando vuole mostrarci sulla terra come è, è obbligato a moltiplicare le creazioni: dal topolino alla tigre, dal dente di leone alla stella alpina, dal prudente contadino friburghese, a volte lento, al saggio viticoltore vodese, altrettanto lento, al prezioso uomo di Neuchâtel, tecnicamente dotato, all'audace ginevrino; dalla sobrietà della liturgia protestante, al rigore della liturgia romana, allo splendore della liturgia orientale e si potrebbero moltiplicare le diversità. Per seguire quello che ha detto il mio amico Dr. Lukas Vischer, nella Chiesa di Gesù ci sono pietre molto diverse, che purtroppo sono in parte divise. Quello che chiedo con te, pastore, è che il Signore - Lui e non qualcun altro - muova queste pietre vive e diverse; che crei una casa finita e viva dell'unica Chiesa di Gesù. Anche nella mia diocesi c'è diversità nei movimenti: tutti i movimenti di apostolato laico; e poi c'è il candore delle Suore Domenicane di Estavayer, il costume marrone delle Carmelitane e tutto il resto. Avrei anche dovuto menzionare il pallore dei bianchi, lo splendore dei neri, lo splendore dei gialli... Tutto questo è un riflesso di Dio. Vi chiedo di continuare ad essere quello che avete ricevuto: riflessi dello splendore di Dio - e sono serio - vivete in modo tale che quando si viene qui ci si senta come in paradiso e che fa davvero desiderare di conoscere il vero paradiso, dove non c'è più divisione e dove la diversità è perfetta...”
Signor Aeby, prefetto della Broye
“…Posso dirvi che il nostro Cantone è molto soddisfatto di vedere la consacrazione di una collaborazione molto rapida e fruttuosa, che ha permesso la realizzazione di ciò che vediamo oggi. Conoscendo lo spirito che vi anima, vorrei sottolineare quanto questo giorno, se segna una legittima esultanza di fronte a un bel risultato, segna ancor più - ne sono certo - l'inizio di una semplice tappa del vostro immenso lavoro per un mondo più unito… Come prefetto di questo distretto, sono orgoglioso che la nostra regione abbia un Centro di irradiazione delle virtù cristiane ed evangeliche più pure e originali… “
Signora Meier - consigliere del comune di Estavayer
“…I vostri membri sono stati immediatamente disponibili ad alleviare gli anziani e le madri in difficoltà, spesso aiutando l'associazione di aiuto familiare. Posso parlarne con piacere perché io stessa ho potuto ricorrere al vostro Centro quando, a causa delle mie responsabilità comunali, non avevo nessuno che si occupasse dei miei tre figli, l'ultimo dei quali ha due anni. Il Centro mi ha aiutato subito. Ho apprezzato molto l'aiuto, il sorriso, la radiosità e la disponibilità delle due giovani ragazze che mi hanno aiutato. Insieme ad altre famiglie di Estavayer che hanno avuto la gioia di beneficiare dei vostri servizi, vi dico un grande grazie. So anche che la gente della nostra città si unisce a voi nella riflessione e nella preghiera. Devo dire che il vostro approccio è meraviglioso e che la profondità e l'autenticità della vostra azione sono evidenti nei vostri volti e nei vostri occhi. È una gioia avere alle porte questa istituzione di Montet che persegue un obiettivo umanitario di grande influenza. A nome delle autorità e del popolo di Estavayer, vi auguro tutto il meglio per il vostro magnifico progetto, che è una speranza e un passo verso l'unità…”
Signor Bernard Rey, Sindaco del comune di Montet
“... In occasione di questo giorno, permettetemi, come rappresentante del Comune, di inviarvi i saluti dell'Autorità Comunale e di tutta la popolazione. Grazie. Da un lato, per averci permesso di essere con voi oggi, e dall'altro, per incoraggiarvi a perseguire questo Ideale che porta a questo obiettivo umanitario. Vorrei soffermarmi per qualche istante su un punto fondamentale - che già esiste - ma che ha ancora bisogno di essere rafforzato: il dialogo. Questo dialogo esiste già a livello del Centro e delle Autorità, molto prima dell'arrivo del Centro a Montet, bisogna dirlo! Vorrei e insisto che questo dialogo sia esteso a tutta la popolazione e alla parrocchia….”
Signor Jacques Vaucher - Presidente della Chiesa Riformata di Friburgo
“…Vi conosco ormai da cinque anni. Allora una cosa mi ha colpito: è stata la vostra gioia. Ho approfondito un po' il vostro movimento e sono giunto alla conclusione che il vostro splendore - certo, si basa su una pietra angolare di cui ha parlato il Dr. Vischer - ma si basa anche sulla volontà di esplodere, di irradiare, come questo sole che avete disegnato. Ed è qui che penso che ci uniamo: perché il mondo creda, e per questo mondo abbiamo bisogno di stare insieme, proprio come pietre vive...”
Signor Jakob Frey – Pastore della Chiesa Riformata di Kappel
“… possiamo solo ringraziare per l'evento, per il miracolo di essere insieme oggi, e che abiamo sperimentato tra noi qualcosa della gioia e della letizia che il mistero della presenza di Cristo nella comunità fa sperimentare. E così possiamo solo sperare che in questa casa la gioia rimanga; e che qualcosa di quell'esplosione di cui abbiamo parlato (esplosione di speranza che questo mondo appartiene a Dio, all'Amore, alla Misericordia), raggiunga molte persone...”
Interventi che ancora oggi ci interpellano. Dove siamo? Si è realizzato quanto ci è stato augurato? Forse qualcosa si è perso per strada?
Ma è iniziato il 41esimo anno, Palmira Frizzera che ha costruito – per i primi 40 anni - questa Cittadella, dal Paradiso aiuterà a realizzare ciò che Dio oggi si aspetta da noi. Ogni cittadino della Mariapoli Foco ha in sé la disponibilità a vivere, con tutto il suo amore e le sue forze, l'amore reciproco. Consapevoli che non è facile, rinnoviamo costantemente questo impegno, che contiene la misericordia infinita e la disponibilità a perdonarsi e a ricominciare sempre. Siamo convinti che Dio rimuoverà tutti gli ostacoli che separano gli uomini e ci aiuterà a realizzare tra noi e con tanti quell'autentica fratellanza, quell'unità per la quale Gesù ha pregato: “Padre, che tutti siano uno”.